Regolamentazione

Ad oggi Singapore, Stati Uniti ed Israele hanno approvato la commercializzazione di carne coltivata, sulla scorta della valutazione effettuata da esperti appartenenti ad istituzioni governative circa il profilo di sicurezza alimentare del prodotto. Altri paesi come Svizzera e Regno Unito, ma anche l'Unione europea, si sono già attivati e presumibilmente saranno in grado di valutare richieste provenienti da aziende produttrici che vogliono vendere il loro prodotto. Altri paesi ancora, come ad esempio Brasile, Australia e India, hanno manifestato interesse in proposito.

Allo stato attuale la carne coltivata può essere prodotta, seppure in piccole quantità, ma in buona parte del mondo non può ancora essere commercializzata. Completare la fase di regolamentazione ed approvazione del prodotto al commercio è un presupposto fondamentale per lo sviluppo dell’industria della carne coltivata e comporterà benefici in termini di accesso pubblico a molti dati anche tecnico-scientifici ad oggi riservati, agevolando l’accelerazione dell’avanzamento nel settore.

Unione Europea

In particolare, con riguardo al contesto europeo, per la commercializzazione di prodotti di carne coltivata nei 27 Stati membri sarà necessaria la presentazione di una domanda di approvazione di nuovo prodotto alimentare ed il perfezionamento della procedura prevista dal Regolamento europeo n. 2283/2015 (Novel Foods Regulation), con l’intervento anche della Commissione europea e dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA). L’art. 3 di detto atto normativo prevede infatti che rientrino nel suo ambito applicativo anche ”gli alimenti costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o di tessuti derivanti da animali, piante, microorganismi, funghi o alghe”. Nello specifico, le aziende interessate a commercializzare prodotti contenenti carne o pesce coltivati dovranno presentare istanza alla Commissione Europea, che affiderà l’incarico di valutare gli aspetti di sicurezza alimentare all’EFSA. L’EFSA richiederà specifici accertamenti in merito al prodotto e potrebbe impiegare da 1 a 3 anni per redigere un parere, che sarà trasmesso alla Commissione. In ultimo, i membri della Commissione dovranno decidere circa l’approvazione del prodotto in questione. Tale procedura autorizzerà solo il prodotto descritto e valutato nel dossier e non sarà valido per altri alimenti contenenti carne o pesce coltivati che non hanno superato l’iter legislativo.

L’approvazione, il finanziamento e lo sviluppo dell’industria della carne coltivata risultano fondamentali anche per raggiungere gli obbiettivi ecologici posti dall’European Green Deal, tra i quali la creazione di un sistema alimentare equo, sano e sostenibile. Il Parlamento europeo ha tenuto una discussione in tema a luglio 2022, con la partecipazione anche di Mosa Meat, Cellular Agriculture Europe e del Good Food Institute Europe.

Secondo il regolamento europeo EC 767/200910, qualsiasi prodotto alimentare che rispetti le direttive non richiede ulteriori certificazioni e può essere impiegato per la produzione di alimenti destinati agli animali da compagnia e al bestiame. Seguendo tale legislazione, nel 2023 la start-up ceca Bene Meat ha sviluppato un ingrediente contenente carne coltivata di mammifero e lo ha registrato nell’European Feed Materials Register. Tale prodotto potrà essere utilizzato per commercializzare in UE mangimi destinati al consumo animale.

Italia

In Italia, prima il Senato e poi la Camera hanno approvato a dicembre 2023 la legge “Disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi costituiti, isolati o prodotti a partire da colture cellulari o di tessuti derivanti da animali vertebrati nonché di divieto della denominazione di carne per prodotti trasformati contenenti proteine vegetali“. Tale legge vietava la produzione e la commercializzazione di prodotti contenenti carne coltivata. Inoltre, l’art. 2 proibiva il meat sounding, cioè la vendita di prodotti plant-based o vegetali attraverso l'uso di nomi che evocano immagini e suoni associati alla carne, alcuni esempi pratici sono “polpette di ceci“, “bistecca di soia“, o “hamburger vegetale“.

Successivamente all’approvazione, il Governo ha notificato all’Unione Europea la procedura TRIS (EU 2015/1535) inerente a questa legge. Tale procedura mira a prevenire la creazione di barriere nel mercato unico europeo prima che si materializzino. Secondo le direttive, gli Stati membri devono notificare i loro progetti legislativi che riguardano prodotti e servizi e alla Commissione, la quale analizza tali progetti alla luce della legislazione dell'UE e fornisce un parere allo Stato richiedente. Durante la procedura TRIS, l’iter legislativo deve essere sospeso per almeno 3 mesi in modo da dara la possibilità a tutte le parti interessate di inviare i propri pareri e alla Commissione UE di esprimersi in materia.

A gennaio 2024, la Commissione UE ha chiuso prematuramente la procedura TRIS, evidenziando che la legge era già stata adottata in violazione della procedura stessa ed invitando l’Italia a fornire aggiornamenti circa l’applicazione di tale legge, tenendo in considerazione le precedenti istanze della Corte di Giustizia. In passato, tale organo aveva deliberato che le leggi adottate in violazione della procedura possono essere dichiarate inapplicabili dai tribunali nazionali. Saranno dunque eventualmente i giudici chiamati in causa a definire la legittimità della legge stessa.

Paesi Bassi

Nel 2023 il Governo dei Paesi Bassi aveva iniziato un dialogo con diverse parti interessate (industrie e associazioni non profit) per regolamentare gli assaggi di prodotti contenenti carne o pesce coltivati, raggiungendo un accordo verso fine anno. Tale accordo prevede la formazione di un Comitato di Esperti indipendente, che valuta le richieste avanzate dalle aziende. In particolare, il Comitato sarà composto da esperti in tossicologia, microbiologia, etica e medici che dovranno analizzare gli aspetti di sicurezza del prodotto. Nel 2024 tali accordi sono entrati in vigore e l’azienda Meatable ha annunciato di aver sottomesso il dossier al Comitato per poter far assaggiare il loro prodotto a figure professionali specializzate.

È importante sottolineare che l’accordo in questione è valido solo nei Paesi Bassi e solo per aziende olandesi. Dunque, non coincide assolutamente con un’autorizzazione al commercio di carne e pesce coltivati in Unione Europea, che può pervenire solo da EFSA e Commissione Europea.

Svizzera

Nel luglio 2023, l’israeliana Aleph Farms ha sottomesso un dossier all’Ufficio Federale per la Sicurezza Alimentare e Veterinaria per la commercializzazione di una bistecca di bovino. La procedura di approvazione richiederà all’azienda studi sulla sicurezza del prodotto e test tossicologici. L’iter burocratico durerà almeno 12 mesi. È importante sottolineare che tale operazione non autorizzerà in alcun modo la vendita di carne coltivata nell’UE, Italia inclusa.

Regno Unito

Nel Regno Unito verrà presumibilmente applicato, con l’intervento della Food Standards Agency, un procedimento di approvazione dei prodotti di carne coltivata molto simile alla predetta Novel Foods Authorisation europea.

Stati Uniti

Negli Stati Uniti, la Food and Drug Administration (FDA) e il Dipartimento per l’Agricoltura (USDA) hanno costituito tre gruppi di lavoro in tema di carne coltivata e si sono focalizzate anche sul tema dell’etichettatura del prodotto. Nel 2023 FDA e USDA hanno dato l’approvazione alla commercializzazione di due prodotti contenenti pollo coltivato delle aziende Upstream Food e GOOD Meat. Tali prodotti sono disponibili su prenotazione in due ristoranti stellati del Paese a prezzi non ancora competitivi con la carne convenzionale.